BRAND E CONTENUTI ONLINE
Cambiano le strategie di comunicazione delle aziende
(Di Attilio Manzo) Il Sole 24 Ore riporta anticipatamente i risultati di una ricerca di McKinsey intitolata “Brand strength or margin? Both!”. Secondo la ricerca, dare importanza ai contenuti online può migliorare la reputazione dell’azienda da parte dei consumatori, ma può anche portare a un risparmio economico tra il 10 e il 30%. Non è però l’unico vantaggio: si parla di controllo sulla comunicazione.
Oggi ci sono nuovi metodi raccontare la propria storia e sviluppare il proprio brand, il quale prende le sue radici all’interno di piattaforme online, cioè quei canali di cui il brand detiene il controllo esclusivo e gestisce autonomamente. Questi canali comprendono blog, piccoli siti web, piattaforme di e-commerce, applicazioni e newsletter. Gli influencer stanno seguendo questa strada, così come famosi YouTuber che stanno costruendo i siti web personali, come riportato recentemente dal Guardian.
Gli owned media hanno dunque riacquistato un’enorme importanza poiché incrementano al massimo la capacità di raccogliere dati sui propri clienti così da analizzarli e consegnare messaggi personalizzati, diventando così ancora più rilevanti per i clienti stessi, ma c’è di più: questo approccio consente di generare valore. La misurazione dei risultati ottenuti attraverso i media a pagamento presenta delle limitazioni dovute alle strategie di ciascuna piattaforma nel creare il proprio posto sicuro che impedisca ai propri fruitori di fuggire, i gli owned media costituiscono un pilastro cruciale della moderna strategia di comunicazione. I media a pagamento stanno perdendo da anni in termini di affidabilità ed efficacia. I brand hanno riconosciuto che non esiste un modo migliore per controllare la propria narrazione e gestire la propria distribuzione se non attraverso i canali non a pagamento.