Biotech, un settore in crescita in Italia
La pandemia da Covid-19 non ha fermato il settore del biotech. In numeri sono più di 700 imprese, 13 addetti ed oltre 11 miliardi il fatturato. A stabilirlo è il rapporto annuale presentato da Assobiotec – Federchimica ed Enea “Le imprese di biotecnologia in Italia. Facts&Figures – Aggiornamento congiunturale 2021”.
Il 2020 ha visto una forte crescita per le imprese biotecnologiche italiane, a fine anno si sono registrate un totale di 721 con un fatturato, rispetto al 2019, del +23%. Le imprese specializzate nella ricerca e sviluppo biotecnologico superano di gran lunga la media annua del 12,3% registrata tra il 2014 e 2019.
Il successo del settore biotech non si riferisce alle sole imprese attive, ma anche in tutti gli aspetti economici interessati.
I dati della ricerca
La continua crescita del settore biotech ha segnato oltre 11 miliardi di euro del fatturato totale delle imprese, che mostra un lieve arretramento nel 2019 sul 2018. Il dato non ha visto una modifica significativa dell’operatività e della redditività del settore.
Per quanto riguarda gli investimenti in R&S intra-muros nel 2019 rispetto all’anno precedente è salito dell’11,4% e rispetto al 2014 del 46,7%. Da evidenziare anche l’aumento degli stessi registrato nel periodo 2014-2019 pari al 31,5%.
Il 75% degli investimenti che le imprese italiane dedicano in ricerca e sviluppo biotecnologico vede una crescita degli addetti al biotech e alla ricerca di oltre 13 mila unità. Tale crescita determina il peso delle aziende biotech in Italia.
I settori interessati
Nell’ambito della salute tra il 2014 e il 2019, si è registrata una espansione delle imprese che sviluppano biotecnologie per industria, ambiente, agricoltura e zootecnia.
Per questi settori il volume degli investimenti è cresciuto del 52% per industria e ambiente e del 64% per zootecnia e agricoltura nel periodo 2014-2019.
Per questi stessi settori, fra il 2014 e il 2019 ancora più velocemente è cresciuto il volume degli investimenti in R&S intra-muros biotecnologica, con incrementi di +52% per industria e ambiente e di +64% per agricoltura e zootecnia.
La maggior parte degli investimenti in R&S intra-muros, l’88%, sono concentrati nella salute umana.
Il responsabile Servizio Offerta e Valorizzazione Servizi di Innovazione, Direzione Innovazione e Sviluppo di Enea, Gaetano Coletta, così commenta: «Il Rapporto conferma il trend di cambiamento strutturale in corso nel settore, con la progressiva crescita delle applicazioni biotecnologiche per l’industria, l’ambiente, l’agricoltura e la zootecnia. Una dinamica, questa, strettamente legata ai processi innovativi volti ad una maggiore sostenibilità ambientale che stanno caratterizzando molti comparti industriali, non di rado ‘tradizionali’, e per i quali il contributo delle biotecnologie è spesso cruciale».