Biologico, Italia prima in Europa
L’Italia è leader in Europa con le sue 80.000 aziende biologiche, tra produttori, preparatori e importatori. A commentare i dati SINAB – Mipaaft è l’Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) il quale ha riscontrato nel 2018 una spesa per i prodotti biologici da parte degli italiani di 2,5 miliardi di euro (il 3% sul valore complessivo dei prodotti agroalimentari).
Nei primi sei mesi del 2019 l’Italia ha avuto un aumento del 1,5% sul fatturato nonostante le condizioni meteo avverse. Due milioni di ettari di superficie italiana sono investiti nel biologico e coprono oltre il 15% della superficie agricola nazionale posizionando il Bel paese molto al di sopra della media dell’Unione Europea.
“Una crescita importante – sottolinea l’Ismea nel commentare i dati Sinab-Mipaaft – che ha portato in 10 anni a raddoppiare il numero di aziende di produzione e di trasformazione di prodotti biologici e a incrementare del 60% gli ettari dedicati”.
Sempre più italiani riconoscono nel biologico un’importante opportunità di mercato, usufruendo anche degli incentivi finanziari messi a disposizione dalla Pac (politica agricola comune). Negli ultimi 10 anni le aziende di trasformazione e produzione dei prodotti biologici sono raddoppiate e allo stesso modo anche le superfici destinate alla coltivazione del biologico sono cresciute del 60%.
I principali orientamenti produttivi per l’agricoltura biologica sono i prati da pascolo, le colture foraggere, i cereali, olivo e vite. L’analisi riporta che la produzione di bevande e alimenti biologici si concentra in particolar modo nelle regioni del Mezzogiorno, maggiormente in Sicilia, Puglia e Calabria e in Emilia-Romagna. Le regioni che invece hanno avuto incrementi maggiori nell’ultimo anno sono la Campania con il più 44%, il Veneto con il più 38%, la provincia autonoma di Bolzano con il più 26% e infine la Lombardia con il più 19%.