Bankitalia: l’ impatto economico della pandemia
La nota Covid-19 di Bankitalia rivela una contrazione dei redditi nei settori privati non finanziari
(Di Attilio Manzo) L’anno 2020 sarà ricordato come un periodo di profonda crisi economica in tutto il mondo, causata dalla pandemia di Covid-19. L’area dell’euro non è stata un’eccezione, e la Banca d’Italia ha recentemente pubblicato una nota che getta luce sui flussi finanziari e i cambiamenti economici verificatisi durante quest’anno cruciale.
Una delle principali tendenze osservate è stata l’incremento dei depositi bancari pro capite nell’intera area dell’euro. In media, i depositi delle famiglie sono cresciuti di circa 2.000 euro. Tuttavia, le cifre differiscono tra i paesi membri. Ad esempio, Germania e Francia hanno registrato un aumento pro capite di 2.500 e 2.400 euro rispettivamente, mentre in Italia e Spagna, la crescita è stata più contenuta, con incrementi di 1.700 e 1.500 euro rispettivamente. Alla fine del 2020, i depositi costituivano il 34,2% della ricchezza finanziaria delle famiglie nell’area dell’euro, al netto delle passività.
Nonostante l’incremento dei depositi, i redditi primari, derivanti dal lavoro e dalla proprietà, hanno subito una significativa diminuzione del 3,1% nel 2020, a prezzi correnti. Questo rappresenta il calo più drastico dalla creazione dell’unione monetaria. Tuttavia, il reddito lordo disponibile delle famiglie ha mostrato un modesto aumento rispetto al 2019 (+0,2%), grazie all’aumento dei trasferimenti sociali netti destinati alle famiglie. Nonostante gli sforzi delle autorità pubbliche per preservare i redditi, i consumi delle famiglie sono diminuiti del 7,6%. Questo calo è notevole, considerando che la spesa per consumi delle famiglie aveva registrato una crescita costante nelle due decadi precedenti, ad eccezione del 2009, quando si era verificato un declino significativamente meno marcato rispetto a quello osservato nel 2020.
La combinazione di un reddito lordo disponibile in crescita e una diminuzione dei consumi ha portato a un aumento del rapporto tra risparmio lordo e reddito lordo disponibile nell’intera area dell’euro, passando dal 13,1% nel 2019 al 20% nel 2020. Questo aumento del risparmio non ha avuto come destinazione principale investimenti in abitazioni e capitale fisso, che invece hanno subito una contrazione. Al contrario, ha portato a un notevole incremento del saldo finanziario rispetto al reddito lordo disponibile, passando dal 3,9% all’11,3%. In termini pro capite, il saldo finanziario è aumentato da poco più di 800 euro nel 2019 a quasi 2.400 euro nel 2020.
L’impatto economico della pandemia è stato profondo e complesso, e queste dinamiche finanziarie riflettono solo una parte dell’equazione. La ripresa economica nell’area dell’euro e nel mondo richiederà strategie e politiche mirate, al fine di affrontare le sfide economiche senza precedenti causate dalla pandemia.