Auto elettriche, produzione boom e rischio crisi dietro l’angolo
L’industria automobilistica vara sempre più verso l’elettrico, ma con il rischio di dover affrontare una nuova crisi. La vendita delle auto elettriche entro il 2025 costituirà circa il 7% delle vendite con una previsione di arrivare entro il 2040 al 38%. Per tale motivo la maggior parte delle case automobilistiche prevede entro il 2050 di diventare completamente elettriche.
La richiesta di energia si modificherà drasticamente con il passaggio all’elettrico. La domanda di carburante diminuirà di circa 13,7 milioni di barili al giorno entro il 2040, mentre per lo stesso periodo è previsto un aumento del 6,8% di richiesta di elettricità. Secondo un rapporto della società di consulenza energetica e di ricerca Wood Mackenzie, con l’aumento della produzione di veicoli elettrici, i metalli usati per fare le batterie potrebbero trovarsi ad affrontare una crisi di provviste entro la metà del 2020.
“Nei prossimi anni la domanda di metalli è destinata a crescere così rapidamente – osserva Gavin Montgomery, direttore della ricerca di Wood Mackenzie – dato che i produttori di automobili producono più veicoli elettrici che i fornitori non saranno in grado di tenere il passo”.
Le forniture di litio, nichel e cobalto, utilizzate per le batterie delle auto elettriche potrebbero essere colpite. Per il momento sono sufficienti a soddisfare la domanda ma, come si evince dal rapporto di Wood Mackenzie, i prezzi di mercato a breve termine dei suddetti metalli sono scesi e ciò comporterà da parte dei produttori un calo dell’offerta per soddisfare la domanda futura. “Per ottenere una quantità di nichel necessaria per produrre le batterie dei veicoli elettrici, conclude Montgomery, sarà necessario investire ora con tempi di consegna spesso fino a 10 anni”.