Aumentano gli acquisti “contactless” con smartphone

Non è difficile, soprattutto nelle grandi metropoli, trovare persone che pagano i loro acquisti semplicemente avvicinando il proprio smartphone al POS. Le nuove tecnologie infatti hanno reso gli acquisti sia nei negozi fisici che in quelli online, sempre più semplici. Che l’intento sia facilitare la vita degli acquirenti o aumentare gli acquisti, non sembra importare molto al momento: la frenesia del fast buying ha preso il sopravvento e, da raro e isolato caso, si sta trasformando sempre più in un’abitudine.
Nel 2018 i pagamenti nei punti vendita fatti attraverso gli smartphone sono cresciuti del 650%, per un valore totale di 530 milioni di euro di moneta transata (nello stesso anno l’utenza è raddoppiata). I motivi della crescita sono da “imputare” principalmente all’ingresso nel mercato italiano di Google Pay e Samsung Pay che hanno affiancato il già esistente Apple Pay. Si tratta di virtual wallet, ossia portafogli virtuali su cui si registra la propria carta di credito. Grazie a tali app risulta poi possibile utilizzare lo smartphone come vera e propria carta di credito semplicemente avvicinandolo al Pos. Presupposto, però, è che il cellulare sia dotato di tecnologia Nfc (Near field communication).
Alternativa all’utilizzo di Apple Pay, Google Pay e Samsung Pay è l’utilizzo di carte prepagate anche solo virtuali che consentono acquisti sia fisici che virtuali. Tra queste le più gettonate sono Hype e Yap: entrambe gratuite nella sola veste di carta virtuale, ma possono anche essere richieste nella forma di carta fisica. Yap, addirittura, offre un bonus di benvenuto pari a 5 euro non appena si completa la registrazione.
Una crescita, in termini di utenza, da capogiro. Numeri che segnalano l’incremento notevole di acquisti sempre più celeri e che, nei prossimi anni, avranno meno a che fare con il cash e sempre di più con le app di pagamento online.