ASMR: il nuovo fenomeno a metà tra medicina e mito
Se si pensa ad una qualche forma di rilassamento, le prime cose che vengono alla mente, sono i massaggi di bellezza, una sauna calda, o una bella dormita preceduta da una caldissima tazza di thè, eppure la nuova frontiera del rilassamento ha un nome specifico il cui acronimo è ASMR.
La Autonomous sensory meridian response (risposta sensoriale apicale autonoma), di fatto, indica una sensazione di formicolio lieve in vari parti del corpo, accompagnata da uno stato di rilassamento mentale. Tale rilassamento, è provocato da stimoli celebrali come pensieri o idee, oppure da stimoli uditivi o tattili.
Le origini
Il termine, comparve per la prima volta nel 2010 nel gruppo facebook Autonomous sensory Meridian response Group, inventato dalla fondatrice e dottoressa Jennifer Allen. Sono molti, però, i nomi con il quale il fenomeno viene indicato: Attention Induced, Head Orgasm, Attention Induced Euphoria e Attention Induced Observant Euphoria.
Ma nello specifico, un suono Asmr cos’è?
Sono molteplici le risposte correlate alla domanda, ma quelle più semplici sono senz’altro queste. Un suono asmr può essere la lettura a bassa voce di un giornale, sfiorare in maniera lieve un oggetto sul microfono, disegnare con matite sufficientemente appuntite, oppure sussurrare in maniera lieve qualsiasi parola o discorso. Ma nello specifico, l’esperienza ASMR, può essere descritta come un’esperienza fitta di sensazioni calmanti (formicolii, sonnolenza, calma) indotta da una serie di stimoli, chiamati anche triggers.
Le sensazioni provocate potrebbero essere racchiuse in due maxi gruppi:
Sensazioni fisiche: come brividi o sensazioni di formicolii in vari punti del corpo
Sensazioni psichiche: come sentimenti di euforia, pace, calma, e addirittura sonnolenza.
Interesse scientifico
Benché ad oggi ci siano poche informazioni sulla validità scientifica di tale fenomeno, sono molti gli studiosi che si stanno avvicinando a tale pratica, per studiarne gli effetti correlati.
Il primo ad evidenziare l’importanza degli studi su tale fenomeno, fu Steven Novella, direttore di Neurologia Generale alla Scuola di Medicina dell’Università di Yale, il quale affermò, fossero necessarie tecnologie di risonanza magnetica o stimolazione magnetica transcranica per studiare il cervello delle persone che sperimentano situazioni di ASMR.
Nello specifico, i trigger (eventi attivatori) dell’asmr sono diversi, ma in genere quelli di maggiore fruibilità, sono uditivi o visivi. Tali stimoli, sembrano raggiungere la corteccia celebrale sensoriale, raggiungendo il sistema nervoso autonomo, fino alle aree periferiche. L’asmr, sembrerebbe diminuire di fatto l’attività in alcune aree celebrali deviando la maggiore funzionalità nell’area occipitale, frontale e temporale, provocando una sensazione simile al sonno.
Alcuni studiosi, affermano che la fruizione di suoni asmr provocherebbe la produzione maggioritaria di Dopamina e Serotonina, ovvero gli ormoni del benessere.
A livello fisiologico, è stato scientificamente dimostrato che i suoni regolano le secrezioni ormonali, la respirazione, il battito cardiaco e persino le onde celebrali. Di fatto, un suono rilassante, è capace di diminuire la frequenza cardiaca, regolare stati di ansia, e abbassare la temperatura corporea. Al contrario, suoni forti e molesti, aumentano il battito cardiaco, rendono il respiro affannoso e aumentano l’agitazione mentale.
La psicoacustica
L’associazione suono-psiche, è talmente importante, da aver generato un’apposita branca della scienza: la psicoacustica, ovvero la psicologia che studia la percezione soggettiva dei suoni negli esseri umani. Uno degli esempi più eclatanti è l’ascolto della musica: ogni soggetto, infatti, ha una serie di canzoni che suscitano nella sua psiche, emozioni positive, negative, o ricordi specifici.
A dare man forte a tale fenomeno, sono i suoni binaurali (binaural beats), ovvero dei battimenti che vengono percepiti dal cervello, quando due suoni con frequenza inferiore ai 1.500 Hz e con differenza inferiore al 30 Hz vengono ascoltati separatamente, con l’utilizzo degli auricolari. Tale fenomeno fu identificato già nel 1839 da Heinrich Wilhelm Dove. Seppur esso, sia un fenomeno scientifico, non è possibile definire l’onda dominante per tutti. I soggetti, di fatto, percepiscono in modo differente i toni binaurali, rispondono in maniera diversa, e ogni situazione psicoemotiva oppone una resistenza differente rispetto all’onda dominante.
I toni binaurali, oltre ad occuparsi di stati d’ansia e attacchi di panico come l’asmr, vengono studiati anche in altre occasioni.
Nei malati di Parkinson, infatti, è stata rilevata una difficoltà maggiore nel rilevare i dibattimenti binaurali. Nei soggetti con epilessia, riproducendo onde Alfa, è possibile causare l’insorgenza di epilessia fotosensitiva.
L’effetto Mozart
A rimarcare l’importanza dei suoni sulla mente umana, è senz’altro lo studio “effetto Mozart”. Esso fu reso noto nel 1993, in un articolo apparso su Nature (una delle più antiche ed importanti riviste scientifiche), un’equipe di neurobiologi dell’Università della California ad Irvine, sosteneva che facendo ascoltare agli studenti 10 minuti di Sonata, i soggetti dimostravano un miglioramento nella capacità di ragionamento spazio temporale.
Al contrario, i soggetti, che non avevano ascoltato Mozart, ottennero risultati maggiormente deludenti. Tale caso fece così scalpore, che lo studioso Don Campbell, insegnante di musica del Texas, scisse un best seller di successo, dal titolo “The Mozart Effect (1997)”. Ciò nonostante, gran parte del mondo accademico, pensa che l’effetto Mozart, sia solo un mito. Di fatto, ascoltare una canzone che ci piace, può provocare la produzione di dopamina, la quale solleva lo stato umorale del soggetto. Tale condizione, potrebbe in qualche maniera influenzare le prestazioni cognitive. Di fatto, non sarebbe la musica di Mozart, quella fortunata, ma una qualunque melodia che stimoli lo stato umorale di un dato soggetto.
Ad oggi, l’ASMR, così come l’effetto Mozart, sembrerebbero avere solo un effetto di natura transitoria, di conseguenza non è un qualcosa dedicato alla cura permanente di un problema, e il suo stato non è duraturo.
Marketing ASMR
Se da un lato, l’ASMR si pone come obiettivo principale quello di sedare stati d’ansia e alleviare attacchi di panico, d’altro canto, esso è utilizzato anche in altri ambiti: è il caso dell’ASMR branding. Di fatto, l’utilizzo di suoni stimolanti, è certamente legato alla nuova frontiera delle pubblicità.
Uno dei case study più iconici, è senz’altro la campagna Coca Cola della Primavera/estate 2019: “Try Not To Hear This”, realizzata dall’agenzia statunitense David. Nella pubblicità in questione, oltre a mostrare unicamente i prodotti del marchio, si è associato il suono delle bevande frizzanti, o quello dell’atto di aprire una lattina o stappare una bottiglia. Lo scopo principale era quello di provocare una sorta di sinestesia, colpendo l’aria sensoriale del cervello. Con tale pubblicità, si arrivò a stimolare persino il senso di sete.
Un’altra campagna di successo, è quella di Ogilvy “oddly IKEA” del 2017. Esso è un vero e proprio video ASMR della durata di 25 minuti, indirizzato alle nuove generazioni. Tale video, oltre a presentare i prodotti Ikea, induce ad un vero e proprio rilassamento, regalando oltre due milioni e mezzo di visualizzazioni al canale Youtube IKEA.
Di fatto, il marketing esperienziale sembra essere la chiave di successo di una nuova concezione di mercato.
A parlarci più specificatamente di tale fenomeno è Chiara, su Youtube Chiara ASMR, laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, e ASMR artist, la quale ad oggi, conta su Youtube 909.000 iscritti.
Chiara, ha anche scritto un libro su tale fenomeno, raccontando più da vicino il mondo dell’ASMR (il potere di un sussurro, ottobre 2019), edito da Mondadori. I suoi video hanno raggiunto cinque milioni di visualizzazioni, ed è stata vista più di cento milioni di volte. Tali risultati, la rendono di fatto, una degli asmr artist tra i più amati.
1. Quando e perché hai iniziato a creare video ASMR?
Ho iniziato a creare video asmr su youtube a febbraio 2015 perché era da circa un anno che seguivo i video asmr di altri. Mi sono piaciuti fin da subito e non ho smesso da quel momento di guardarli. Ho cominciato a fare i miei video, spinta dalla curiosità di sapere se la mia voce sarebbe piaciuta, presa anche dalla voglia di cominciare un qualcosa di nuovo. È sempre stata prima di tutto una grande passione
2. Come definiresti l’asmr a chi è completamente all’oscuro di tale fenomeno?
L’asmr, è come avvertire una sensazione di brividi rilassanti che vengono lungo il capo, il collo, le spalle. È la tipica sensazione che si prova quando il parrucchiere ti lava i capelli o come quando si ricevono carezze sulla schiena.
3.C’è una spiegazione scientifica alla base di tale benessere dovuto ai suoni?
Ci sono molti studi scientifici a riguardo, ma una spiegazione scientifica non è mai stata data. In molti pensano, compresa me, che la sensazione di asmr derivi da esperienze e suoni rilassanti legati all’infanzia. Un esempio è quando un familiare ci leggeva una storia prima di andare a dormire.
4.Quali sono e cosa sono i triggers? Cos’è invece un role play?
I triggers sono infiniti. Sono degli stimoli uditivi o visivi (o nella vita reale anche tattili) che provocano brividi rilassanti (chiamati comunemente tingles). I più comuni sono tapping (unghie che tamburellano su qualcosa), whispering (sussurri), soft spoken (voce delicata), suoni della plastica, suoni bianchi (lavatrice, phon)… Ce ne sono veramente tantissimi e per ogni necessità. Un roleplay, invece, è letteralmente un gioco di ruolo che prende spunto dai giochi che si facevano nell’infanzia, come ad esempio il gioco “del medico e del paziente”.
5. Nel benessere provocato dai suoni asmr, c’è un’associazione similare all’ascolto musicale?
È estremamente personale, alcune persone dicono di sì, altre di no. personalmente trovo che i brividi provocati dalla musica siano di origini differenti.
6. L’asmr, è una pratica che in qualche maniera fa sentire amato il fruitore del video stesso, come può secondo te, un’esperienza virtuale avere un valore così importante nella vita di chi ne usufruisce?
Il momento dell’andare a dormire è un momento molto intimo per ognuno di noi, in quel momento, ci sente più vulnerabili. Inoltre una buona qualità e quantità del sonno può influire tantissimo sulla vita quotidiana di ognuno di noi. Quando una persona vede un mio video asmr, viene a crearsi un rapporto di fiducia molto intimo. Tante persone mi scrivono che mi vedono e sentono come un’amica.
7. Sono molte le persone che grazie a tali video hanno risolto problemi legati all’ansia o attenuato gli attacchi di panico. Come spiegheresti, al contrario, ciò che accade nel cervello di chi non subisce alcun beneficio attraverso tali pratiche?
Si sono svolti alcuni studi scientifici in cui hanno analizzato le onde cerebrali, attraverso l’uso di risonanza magnetica. Ovviamente, tali esami, venivano condotti mentre si ascoltava un contenuto asmr. Si è visto che la reazione era completamente diversa nelle persone che apprezzavano questo contenuto e nelle persone che invece provavano fastidio. Oltre a questo non si sa molto.
8. Essendo tu laureata in campo “medico”, riconosci a tale pratica un qualche valore futuro per quanto riguarda il campo scientifico nel trattamento di alcune malattie?
Assolutamente sì. Sicuramente essa deve abbinarsi ad altre terapie, come ad esempio sessioni psicologiche o una terapia farmacologica. Molte tecniche di questo tipo, ad oggi, stanno prendendo piede in campo medico, come ad esempio la tecnica mindfullness.
9. Com’è visto in Italia il fenomeno ASMR, rispetto all’estero? Quali sono secondo te le differenze sostanziali?
In Italia siamo sempre un po’ indietro come apertura mentale, ma pian piano anche qui si sta dando serietà a questo fenomeno, soprattutto fra gli under 40. All’estero il fenomeno è più sviluppato anche per quanto riguarda il settore marketing, soprattutto negli Stati Uniti e in Korea del Sud.
10. Secondo alcuni studi, i video ASMR potrebbero essere ricondotti a ricordi d’infanzia, credi che tale affermazione possa essere vera? E in che modo?
Sono solo ipotesi ma esse sono condivise da molte persone.
11. Cosa significa per te l’ASMR?
l’’asmr è il mio angolo rilassante, una piccola isola di pace, in un mondo sempre più frenetico. Inoltre per quanto mi riguarda da creatrice di contenuti, l’asmr mi ha dato tantissime opportunità e fatto vivere esperienze importanti.
12. Per la creazione di video ASMR occorre un qualche attestato specifico? Tutti possono avvicinarsi a tale pratica?
Non esiste nessun corso che io sappia. Io ho scritto una guida all’asmr, è un libro intitolato “il potere di un sussurro” in cui approfondisco il fenomeno a 360 gradi, compreso l’aspetto della creazione dei contenuti. Sicuramente si può poi approfondire l’aspetto tecnico del suono e del video, ma dopo questo c’è molto di più uno studio personale. Inoltre sarebbe molto interessante fare dei corsi in cui si applica questa tecnica come il rilassamento guidato.
13. In tempo di Covid-19, l’ASMR sta aiutando in qualche maniera le persone?
Sicuramente, anche se con gli stessi meccanismi di prima. In generale può essere una tecnica molto adatta per affrontare lo stress e le ansie quotidiane.