Apprentice Bard: Google contro Microsoft
A seguito del lancio di ChatGPT, l’AI sviluppata da OpenAi, Google prepara la sua risposta per battere la concorrenza
Apprentice Bard è il nome della risposta alla competizione delle Ai da parte di Google. Da qualche mese si sente parlare di intelligenze artificiali con i compiti più svariati, come grafica, generazione di immagini, opere d’arte, composizione musicale, fino ad arrivare a ChatGpt, un chatbot creato da Microsoft dotato di grandi modelli linguistici e che permette un dialogo con feedback quasi “umani”. Il colosso Google percepisce la minaccia imminente e prepara la sua risposta.
Apprentice Bard
Google sta creando una risposta competitiva per ChatGpt. La società madre di Google, Alphabet, avrebbe messo in atto un’unità di ricerca: Atlas.
Atlas ha lo scopo di creare un’AI capace generare risposte rapide e precise sulla base delle richieste degli utenti. L’AI in questione si chiama Apprentice Bard: genera un’esperienza interattiva della ricerca web, con risposte dettagliate e definite da un linguaggio “umano”. Costruito con tecnologia di LaMDA (language Model for Dialogue Applications), Apprentice Bard potrebbe essere la risposta di Mountain View a alla concorrenza di ChatGPT.
LaMDA è un’ AI precedente a Apprentice Bard costruita sull’idea di creare una rete neurale artificiale, ispirata dunque ai neuroni biologici.
Apprentice Bard funziona in maniera analoga rispetto ChatGpt: l’utente pone una domanda in una finestra di dialogo per poi ricevere una risposta, alla quale è possibile dare un giudizio. Apprentice Bard ha la capacità di includere eventi recenti nelle sue risposte, capacità non ancora sviluppata per ChaGPT, le cui informazioni non vanno oltre il 2021.
Disponibile già nel 2023
Microsoft ha sfruttato 10 miliardi in uno studio pluriennale per la startup Open Ai, sviluppatrice di ChatGPT. Si programma di rilasciare una versione premium del chatbot. Google ha quindi accelerato i test su Apprentice Bard a seguito del forte successo del concorrente, a causa dei dubbi generati in azienda in un recente incontro, il quale ha fatto interrogare sul reale vantaggio competitivo di Google. Jeff Dean, a capo di Google Ai, rivela infatti che probabilmente verranno lanciate AI di marchio Google già nell’anno corrente.
Baidu: Microsoft non è l’unica minaccia
OpenAi non è l’unica concorrente: Baidu, motore di ricerca cinese, corre verso la stessa meta. Per il mese di marzo pensa di rilasciare Ernie, un’intelligenza artificiale generativa messa a punto in svariati anni e già utilizzata per alcuni dei propri servizi.