Alitalia, salvagente dal Governo italiano
Il Governo italiano, in merito al salvataggio di Alitalia, ha proposto un nuovo prestito di 350 milioni di euro della durata di sei mesi per indilazionabili esigenze gestionali. Il prestito ponte è quella forma di finanziamento che ha come obiettivo il mettere a disposizione una provvista di liquidità per far fronte ad un’urgenza, senza risolvere il problema che ha portato all’insorgenza della necessità. Il finanziamento è stato inserito nell’ultima bozza aggiornata del Decreto fiscale approvato salvo intese del Consiglio dei ministri. La somma del prestito ponte, che il Governo ha messo a disposizione, va a sommarsi ai 900 milioni di euro già stanziati in passato arrivando alla somma totale di 1.25 miliardi di euro.
“Il finanziamento – come evince dal testo del Decreto fiscale – è concesso con l’applicazione di interessi al tasso Euribor a sei mesi pubblicato il giorno lavorativo antecedente la data di erogazione, maggiorato di 1.000 punti base, ed è restituito, in prededuzione, con priorità rispetto a ogni altro debito della procedura, entro sei mesi dalla erogazione e, in ogni caso, entro 30 giorni dall’intervenuta efficacia della cessione dei complessi aziendali”.
Il nuovo prestito darà la possibilità alla compagnia di continuare ad operare nonostante l’allungamento dei tempi per la presentazione dell’offerta vincolante della cordata guidata da Ferrovie dello Stato. Il consorzio per il salvataggio di Alitalia è formato da Ferrovie dello Stato, Atlantia, Delta e Mef. Fs e Atlantia, dopo il consiglio di amministrazione, hanno chiesto una proroga. Se la proroga verrà accordata, il gruppo delle due aziende italiane si unirà a Delta. Resta certa la decisione della compagnia aerea tedesca Lufthansa a voler instaurare una partnership commerciale, ma non entrare a far parte del pacchetto azionario.