COVID-19: ecco le risposte ai nostri dubbi sul virus
Girovagando tra web, social e ascoltando i vari amici, ho notato spesso domande ridondanti ma soprattutto preoccupazioni comuni sul virus. Non sono un medico, né un virologo e quindi eviterò di dare sentenze, d’altronde la stessa medicina non è una scienza esatta. Vi eviterò anche di ripetere i numeri sul contagio. Sicuramente li sentirete già troppo spesso. Qui propongo una serie di domande ascoltate e postate un po’ in giro. Le risposte nascono da fatti, considerazioni di esperti o dati oggettivi.
Da dove è arrivato il Covid-19?
Ad oggi non si hanno certezze ma solo tante supposizioni. Dare la colpa alla Cina, poi ai tedeschi e infine agli americani, è solo provare a colpire qualcuno a caso. Non ci sono prove, né argomentazioni che possono indirizzare il “colpevole”. E direi che non è neanche il momento.
Quanto durerà?
Si ipotizza che le alte temperature potrebbero far diminuire la diffusione del contagio, in quanto lo stesso virus risulta sensibile al calore. Ma ad oggi non non abbiamo certezze.
La mascherina serve realmente?
Secondo le direttive OMS la mascherina deve essere indossata solo dalle persone infette o potenzialmente infette. Ovvero chi sta bene, al momento, non deve indossarla. È chiaro che, anche se una persona sana la indossa, si protegge da quelle infette o potenzialmente tali.
Come faccio a capire se ho il Covid-19?
Il problema fondamentale è che i sintomi del virus sono molto simili a quelli di altre forme da raffreddamento. Infatti proprio il dicastero della Sanità ha realizzato una pagina dedicata al Covid-19 con un intero paragrafo dedicato proprio ai sintomi: «Come altre malattie respiratorie, l’infezione da nuovo coronavirus può causare sintomi lievi come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, naso che cola, malessere generale oppure sintomi più severi quali polmonite, febbre alta e difficoltà respiratorie». Resta quindi indispensabile prima di allarmarsi contattare il proprio medico di fiducia.
Ma è vero che saremo tutti infettati?
La probabilità è alta. Qualche studioso ipotizza che un 70% degli italiani contrarrà il Coronavirus. In realtà è ipotizzabile che in tanti lo hanno avuto e sono guariti curandola come una semplice influenza. Altrettanto auspicabile è che in tanti sono attualmente positivi ma con sintomi blandi. Il 10% sarà ospedalizzato mentre il 90% lo supererà autonomamente.
Quanto è il tempo di incubazione del virus?
Si parla di 5-8 gg per un massimo di 14gg.
È vero che solo gli anziani vengono colpiti?
Purtroppo NO. La media degli infetti è vicina ai 70 anni (deceduti 80 anni), ma ribadiamo i dati confermano che anche i giovani possono essere colpiti.
Se mi ammalo del Covid-19 morirò?
NO. Resta ancora una patologia largamente curabile. Può diventare importante e mortale attraverso complicazioni. Accentuate da chi ha pregresse patologie. Se severa deve essere curata obbligatoriamente in ospedale.
Sono giovane, forte e non ho nulla. Perché devo stare a casa?
Come abbiamo detto non colpisce solo l’anziano. Basterebbe questo. Ma soprattutto tutti devono stare a casa, perché anche chi sta bene, paradossalmente potrebbe essere un portatore asintomatico o avere il Covid-19 in maniera non conclamata. Rischierebbe, di fatto, girovagando di infettare quelle persone che magari hanno delle difese immunitarie meno forti (per esempio gli anziani), con le ovvie complicazioni.
Resta sempre più allarmante la situazione che versano i nostri ospedali. Siamo vicini al collasso e se le persone continuano ad ammalarsi rischierebbero non solo di morire tutti coloro che hanno bisogno di essere ospedalizzati per curare il virus, ma anche quelle persone affette da patologie che in situazioni normali potrebbero tranquillamente essere curate in nosocomio.
Il virus è trasmissibile solo avendo contatto con chi è infetto?
Purtroppo no. La principale via resta la trasmissione attraverso il contatto stretto con la persona infetta. Ma non sono chiari ancora i tempi di vita del COVID-19 (ci sono appositi studi che stanno provando a dare una risposta) ma sicuramente riesce a vivere anche al di fuori dell’individuo. Vive nell’aria, sugli oggetti, un po’ ovunque. Al momento la soluzione resta sempre quella di disinfettare e sanificare qualsiasi ambiente ricettacolo di virus. L’utilizzo di semplici disinfettanti è in grado di uccidere il virus..
Ricorda di disinfettare sempre gli oggetti che usi frequentemente (il tuo telefono cellulare, gli auricolari e quant’altro) con un panno inumidito con prodotti a base di alcol o candeggina.
Ci sarà un vaccino?
Molto probabilmente sì. I tempi per la distribuzione restano lunghi. Si parla di almeno 12 mesi. Il problema fondamentale è che nessuno può sapere se in questo arco di tempo il virus muterà, rendendo di fatto il vaccino inefficace.
Le raccomandazioni
- La principale, NON USCITE DI CASA.
- Lavatevi accuratamente (almeno 20 secondi) e spesso le mani.
- Pulite tutte le superfici con soluzioni a base di alcool o cloro.
- Indossate mascherine e guanti, soprattutto se avete sindrome da raffreddamento tali da far pensare al COVID-19.
- Restate almeno ad un metro di distanza da chiunque.
- Non toccatevi occhi, naso e bocca.
- Se starnutite copritevi con un fazzoletto usa e getta oppure con il gomito.
- Non prendente farmaci antivirali e antibiotici.
- Gli animali non sono portatori del virus.
- Contattare il numero 1500 in caso di conclamati sintomi del Covid-19.
Un sentito ringraziamento a tutti i medici, infermieri e tutte le figure sanitarie che in questo momento stanno combattendo in prima linea per il nostro presente ma anche per il nostro futuro. Altrettando un doveroso ringraziamento va anche a tutti quei ricercatori che nell’ombra, giorno e notte, stanno provando a cercare una soluzione a tutto questo. Una menzione speciale alle persone che ogni giorno continuano, senza sosta, a lavorare nei negozi alimentari per permetterci di acquistare i generi di prima necessità.
Infine, approfittate di questo momento di “chiusura” forzata nelle vostre abitazioni per riscoprire nella famiglia ma anche nella solitudine, tutte quelle cose e quei valori, spesso messi da parte, per vivere una vita fatta solo di frenesia e cose futili.