Tesla non si ferma più: supera Volkswagen
Il gruppo di auto elettriche Tesla guidata dall’eccentrico Elon Musk supera alti competitor arrivando a 100 miliardi di dollari di capitalizzazione in borsa. Il gruppo adesso vale più di General Motors e Ford messe insieme, e ha superato Volkswagen in borsa. Con questi risultati, Elon Musk, il CEO e fondatore di Tesla, dovrebbe mettersi in tasca 346 milioni di dollari. Nel marzo del 2018, gli azionisti Tesla hanno approvato un piano per collegare la remunerazione di Musk all’andamento in borsa dell’azienda.
La prima tappa del programma prevede il pagamento di 346 milioni di dollari in azioni se la capitalizzazione di mercato di Tesla rimane superiore ai 100 miliardi di dollari per un determinato periodo di tempo. La ragione della sprint delle azioni della società è legata alla revisione del obiettivo di prezzo sul titolo da parte di diversi analisti a Wall Street in un range tra i 640 e i 960 dollari a inizio 2021.
Ultimi mesi del 2019 guadagna in borsa
Negli ultimi mesi del 2019 la società del CEO ha guadagnato il 75% di azioni dalla borsa americana, ed primo ottobre Tesla valeva 244 dollari.
I nuovi massimi dipendono dai diversi atteggiamenti da parte degli investitori sul costruttore di auto della Silicon Valley. La fiammata delle azioni è stata conseguenza di consegne rispettate di auto elettriche, dagli utili a sorpresa arrivati nel terzo trimestre, dagli ordini record del nuovo Cybertruck che debutterà nel 2021, e dai progressi per produrre la Model 3 in Cina.
Eppure questo risultato non sembrava possibile nel 2018 in cui lo stesso Musk ammise che voleva depennare la società mandando in fumo il titolo che perse il 20% in pochissime ore. A questo si aggiunse nell’anno terribile, gli annunci a manetta di obiettivi produttivi mai mantenuti, inoltre in un video su YouTube Musk appariva poco sobrio fumando marijuana e mandando di nuovo in tilt le azioni della società.
Nel dettaglio
Nei primi cinque mesi del 2019 le azioni Tesla avevano perso circa il 42% del loro valore perdendo credibilità, chiudendo alcuni “store”, e licenziando tutto questo all’interno di un clima di guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. E come se non bastasse la società aveva accumulato debiti, con la necessità continua di finanziamenti e con i conti in rosso. Musk da quando si è messo a lavorare a capofitto, è cambiata la musica e così è arrivata la svolta. Ha smesso con i “tweet” ed è riuscito finalmente a rispettare le promesse di consegna della Model 3. Ha accettato di fare un passo indietro nel board della società, rinunciando alla poltrona di presidente. Da allora in Wall Strett è tra le azioni principali ad elevato e rapido guadagno.