Panic Saturday, il 21 dicembre è stato dichiarato come il giorno in cui i ritardatari sono corsi ai ripari acquistando regali natalizi di ogni genere in una sola volta. Secondo un’indagine della National Retail Federation, la federazione nazionale dei commercianti statunitensi, è cambiato il modo di fare shopping. Infatti, ben il 73% dei consumatori ha dichiarato di utilizzare il proprio smartphone, il tablet o altri dispositivi elettronici per effettuare ricerche e comparazioni legate ai regali di Natale. Tra le cause del ritardo nell’acquisto dei regali di natale vi è la disponibilità economica dei consumatori diminuita nel corso degli anni.

Non è la fine degli store fisici, – ha commentato Anastasia Sfregola, sales director per l’Italia di Kooomoma realtà come Kooomo la piattaforma che permette alle aziende di vendere online, dimostrano l’importanza di avere due canali di vendita, uno tradizionale e l’altro rivolto al mondo digitale. Omnichannel retail significa: unire tutti i canali, creare una sola esperienza d’acquisto che può cominciare dal punto vendita come dal sito e-commerce, continuare con l’app e concludersi off-line o viceversa. La cosa importante è che il cliente sia sempre al centro di tutto il processo, qualsiasi esso sia, e che ogni dettaglio renda il percorso indimenticabile”.

La nuova tendenza denominata Christmas digital experience, ovvero l’uso della tecnologia e del web per ragionare sugli acquisti, ha avuto un effetto massiccio sullo shopping in rete con un aumento stimato tra l’11% e il 14%. Secondo un rapporto di Compass, la società finanziaria italiana, sempre più italiani hanno fatto shopping di natale online, quasi 9 consumatori su 10. Una soluzione preferita rispetto al centro specializzato (42%), al centro commerciale (41%) e al negozio (16%). Il 2018 ha segnato un +20% di acquisti natalizi online sull’anno precedente, ma il 2019 ha segnato un nuovo record dell’e-commerce con +32%.