Renzi al Tg1: “Se a ottobre perdo, vado a casa”
Il day after del referendum sulle trivelle, Renzi torna a parlare ai microfoni del Tg1: “Chi ha perso spiega di aver vinto, io penso che le regioni debbano occuparsi più dei depuratori e di mantenere il mare pulito. Gli italiani ci chiedono di lavorare, non di fare polemica”.
Il premier tocca anche l’argomento della prossima consultazione elettorale di ottobre inerente alla riforma costituzionale che prevede l’abolizione del Senato elettivo ed il restauro del Titolo V della Costituzione, quello in cui vengono attribuite fisionomie e competenze delle autonomie locali quali comuni, province e regioni: “Non è un voto pro o contro di me e il governo. Gli italiani si esprimeranno sulla possibilità di cambiare la Costituzione e semplificare il sistema politico con la riduzione del numero dei politici, la restrizione dei poteri delle regioni, la modifica del ruolo del Senato, la riduzione degli stipendi ai consiglieri regionali. Non è un voto sulla persona, ma se perdo – a differenza di altri – vado a casa”.
Altro tema affrontato dal premier è quello sulla Migration Compact, la proposta italiana presentata alla Commissione europea per migliorare la gestione condivisa dei flussi migratori e accolta con scetticismo dalla Germania: “L’Ue deve collaborare se vuole risolvere il problema. L’Italia è dalla parte di chi propone, non di chi urla. Se la Merkel ha una soluzione diversa, ce la dica”.