Just Eat rifiuta l’offerta di Prosus
Just Eat, servizio di consegna pasti britannico che agisce come intermediario tra il ristoratore e i clienti, ha rifiutato l’offerta da 6.5 miliardi di dollari da parte del gruppo Prosus, colosso tecnologico con sede in Olanda. L’azienda olandese ha rilanciato sul prezzo nella sua controscalata a Just Eat, per sfidare la concorrente e connazionale Takeaway. Prosus, del gruppo sud-africano Naspers, ha offerto 74 sterline per azione, alzando l’offerta precedente di 71. Una lunga “battaglia” tra le app di food delivery partita dalla scorsa estate con l’offerta della possibile fusione tra Takeaway.com e il colosso britannico, circa il 5% in meno rispetto all’operazione concorrente. L’offerta, secondo il Consiglio di Amministrazione di Just Eat, sottovaluta significativamente l’azienda sia su base standalone che come parte della raccomandata combinazione.
“Attraverso questa fusione, – ha dichiarato il Ceo di Takeaway Jitse Groen – uniremo le nostre due grandi società per creare la più grande piattaforma online globale per la consegna di cibo a domicilio fuori dalla Cina. Sfortunatamente, Prosus sta tentando di far deragliare l’integrazione e di acquistare la vostra società con un’offerta in contanti ostile e al ribasso. Se avrà successo, manterrà il potenziale di creazione di valore di Just Eat per sé”.
L’offerta di Prosus ha validità fino al prossimo 27 dicembre e le condizioni, rispetto alla prima offerta, sono cambiate. L’azienda ha dichiarato che sarà sufficiente l’adesione, per la validità dell’offerta, da parte degli azionisti di Just Eat pari al 50% del capitale più una azione, in precedenza era pari al 75% la quota. Alla Borsa di Londra, in seguito alle offerte, il titolo di Just Eat sale del 24%, più di quanto offerto da Prosus, a dimostrazione che il mercato si aspetta una “guerra di rilanci”. Si attende la contromossa di Prosus, intenzionato all’acquisizione del player pioniere nel settore del food delivery in Europa.