Avere iniziativa per produrre valore aggiunto
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Se si fa sempre la stessa strada, si arriverà per forza sempre allo stesso posto, se adottiamo sempre gli stessi comportamenti, otterremo (sempre) gli stessi risultati.
Si sente dire spesso rispetto a situazioni critiche o di stallo: “servirebbe che qualcuno prendesse l’iniziativa”oppure “allora che cosa facciamo: dove andiamo?”. Riflettiamo su questa particolare capacità che si può manifestare in piccole o grandi cose della vita professionale o sociale in genere. Avere iniziativa vuole dire muoversi, agire, non accettare la stasi, il torpore, vuol dire fare qualcosa velocemente oppure di creativo, qualcosa di nuovo, vuole dire essere energici e costruttivi per tentare di ottenere qualcosa di buono.
Porto qualche esempio. Sono in una fila lunghissima al supermercato e certamente arriverò in ritardo a un appuntamento se non succede qualcosa: questa situazione mi mette in crisi, non sopporto far aspettare le persone. Ma ecco che arriva di corsa una ragazza e apre improvvisamente una cassa a fianco di quella dove ci troviamo; ma inspiegabilmente, nessuno si muove. E’ surreale: c’è una cassa libera senza fila e una con una fila lunghissima, sembra che ognuno consideri non corretto lasciare la propria fila e quindi si autocensura. Lo faccio io spostandomi e rapidamente molti mi seguono. Ho preso un’iniziativa. Ad esempio tempo fa dovevo andare dalla stazione all’Eur a Roma e, anche qui ebbi un problema con la fila. La coda ai taxi era lunghissima non sarei mai arrivato in orario alla riunione, allora ebbi un’idea e presi l’iniziativa di percorrerla tutta cominciando dall’inizio chiedendo se qualcuno era diretto dove dovevo andare che avrei pagato io la corsa. Fui anche fortunato: la signora quasi in testa accettò la proposta mentre uno degli ultimi, un signore basso e tarchiato dall’aria irascibile protestò vigorosamente affermando che non rispettavo il mio turno e questo non era giusto. Curioso: io avevo fatto certamente un favore a me stesso, alla signora e anche alla fila perché l’avevo snellita, non avevo tolto niente a nessuno, avevo fatto un favore anche al quel signore.
Questi sono esempi, piccoli episodi di vita quotidiana, ma possono essere rappresentativi per considerare che molto spesso le opportunità si colgano e i problemi si risolvono proprio grazie a uno scarto rispetto a comportamenti abituali e conformistici.
Si chiama iniziativa che è anche il rifiuto di considerare i vincoli come sempre insuperabili senza tentare di riuscire magari aumentando le proprie competenze perché quello che ci limita e anche quello che ci stimola è collegato alle nostre potenzialità. Vale nella vita e nelle imprese grandi e piccole, nelle tabaccherie. L’iniziativa è una capacità notevole perché non è spinta da qualcosa che “si deve fare” all’interno di un ruolo, ma è decisione autonoma che la persona prende “perché gli va”, e quindi contiene l’essenza della motivazione personale, quello che possiamo chiamare il valore aggiunto. Per capire quanto una persona è motivata (vuol dire avere motivi per fare qualcosa) occorre guardare quanta iniziativa manifesta.
Voglio raccontare un altro episodio indicativo per spiegare la forza di quest’atteggiamento anche per superare crisi. Tanti anni fa conoscevo un imprenditore, che possedeva una piccola e florida azienda che operava nel campo degli imballaggi. Tutti erano amici e la sera prima di tornare a casa era una piacevole abitudine, quella di fermarsi a considerare com’era andata la giornata e scherzare un po’. Tutti avevano idee e iniziative ed era per loro motivo di vanto e orgoglio raccontarlo agli altri e avere l’approvazione del titolare dell’impresa e il consenso del team. Tra l’altro oltre ad esserci un clima amichevole e simpatico questo rappresentava un’occasione di apprendimento e anche di sintonizzazione informativa sulla vita dell’impresa e gli elementi di scenario. Tutto questo naturalmente influenzava positivamente i risultati professionali e commerciali. Poi un brutto giorno, forse per un malinteso, i rapporti si alterarono e le cose cominciarono ad andar male insieme alla scomparsa dell’allegria e al quel simpatico rito alla chiusura della giornata ma soprattutto tutto si appiattì e l’iniziativa, insieme a molta altre cose simpatiche, scomparve. Il mio amico era molto preoccupato, anche perché le vendite cominciarono a diminuire velocemente a fronte dell’evolversi della concorrenza. Dopo qualche tempo, capendo che il rischio cominciava a essere veramente alto, decise di prendere l’iniziativa. Li riunì e disse che forse aveva sbagliato con loro e chiese che tutto tornasse come prima di quel maledetto incidente. Mario, il più anziano del gruppo, gli disse, con un tono triste e severo, che un conto era quello che loro gli davano perché dovevano farlo come ruolo e patto di lavoro con lui e un conto quello che davano per amicizia perché lo decidevano autonomamente. Aggiunse che la loro amicizia purtroppo era stata tradita e questo era stato troppo grave. L’iniziativa dell’imprenditore, in questo caso, non ebbe successo, ma come dirò di seguito, probabilmente maturò lentamente. L’imprenditore continuò a lamentarsi, e anche i collaboratori lo facevano, sino a che un giorno fu Mario a chiedere l’incontro con il titolare e insieme decisero che era giunto il tempo del cambiamento e del superamento del livore e del rancore perché il costo che stavano sopportando era troppo alto. Mario aveva preso un’iniziativa fondamentale e anche se la spontaneità non poteva essere riconquistata, immediatamente, dovevano trasformare quello che era accaduto in apprendimento, operando delle correzioni nel percorso e quindi accettando che si poteva anche sbagliare ma che occorreva saper cambiare. Mario affermò che dovevano considerare quello che era accaduto come esperienza e che l’esperienza non è quello che ti succede, ma cosa fai di buono con quello che ti succede.
Il gruppo recuperò una situazione complessa attraverso quella che possiamo chiamare la gestione attiva del ruolo professionale che oltre che aumentare, la soddisfazione personale ha permesso lo sviluppo di nuove capacità e il valore positivo dell’esperienza con ovviamente risultati sul business.
Idea chiave
Avere iniziativa vuole dire agire, non accettare la stasi, il torpore, la forza dei vincoli significa fare qualcosa velocemente e ottenere un risultato utile.
Avere iniziativa è fondamentale per uscire da automatismi inutili o dannosi producendo valore aggiunto. Vuole dire essere energici e costruttivi evitando di lamentarsi o criticare, sapendo anche coinvolgere altri. L’iniziativa di valore si manifesta attraverso la competenza determinata da esperienza attiva che valorizza l’apprendimento.
L’iniziativa fa vincere la speranza sul pessimismo e la rinuncia.
L’iniziativa è in generale il metodo usato da un gioco di ruolo per gestire l’ordine cronologico in cui avvengono le azioni in un combattimento a turni. Chi ottiene un risultato d’iniziativa maggiore con un tiro di dadi, sarà il primo ad agire.