British American Tobacco: 2.300 posti di lavoro in meno
Tagli da capogiro per la British American Tobacco: 2.300 tagli di personale in tutto il mondo.
La motivazione: un calo delle vendite delle sigarette. Il consumo di tabacco è infatti diminuito, complice anche un aumento dell’utilizzo di sigarette elettroniche o prodotti alternativi, nonché effetti più incisivi delle campagne di sensibilizzazione sui rischi del fumo.
Basti pensare che, soltanto in Inghilterra, dal 2011 il consumo annuo di sigarette è sceso di 1,4 miliardi stando ai dati del Cancer Research Uk. Un calo drastico che indica che anche i fumatori più incalliti, nonostante continuino talvolta a fumare, fumano però di meno in un’ottica di maggior consapevolezza.
La British American Tobacco è la terza azienda al mondo per produzione di sigarette e ha la sua sede principale a Londra. Produce alcune delle marche di sigarette più celebri, tra cui Pall Mall, Lucky Strike, MS.
La situazione, a livello globale, è aggravata anche dal possibile matrimonio tra Philip Morris e Altria che ha messo in crisi le certezze economiche delle altre grandi aziende di tabacco. Anche Japan Tobacco ha infatti annunciato un’imminente riorganizzazione che dovrebbe attuarsi in un nuovo piano di gestione: nei prossimi tre anni la riorganizzazione coinvolgerà circa 3.720 dipendenti in tutto il mondo, con una nuova concentrazione delle attività amministrative a Varsavia, San Pietroburgo e Manila.
Una situazione che però è soggetta a una grande instabilità e che non è esente da possibili colpi di scena: quella che in apparenza sembra un’inarrestabile ascesa delle sigarette elettroniche potrebbe essere arrestate da interventi legislativi ostili. Negli USA, già da qualche mese, il crescente utilizzo, a mo’ di moda, delle sigarette elettroniche da parte degli adolescenti è diventato preoccupante e il presidente Donald Trump ha annunciato delle misure restrittive circa il loro utilizzo. Provvedimenti del genere potrebbero rovesciare la situazione attuale, riportando le sigarette tradizionali in cima ai consumi.