Dati Eurostat, anche chi lavora è a rischio povertà
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A una prima e semplice lettura i dati Eurostat rassicurano: dal 2017 un milione di poveri in meno in Italia. In realtà, però, la percentuale di chi rischia la povertà pur essendo occupato si alza, seppur di poco: i lavoratori a rischio povertà sono il 12,3%. Erano il 10,1% nel 2017 e il 9,1% nel 2009. Oggi, dunque, un italiano su otto è a rischio esclusione sociale, pur lavorando. In totale le persone a rischio povertà in Italia sono il 27,3% della popolazione. Nella percentuale rientrano, nello specifico, coloro che vivono con un reddito disponibile per la famiglia inferiore al 60% del livello medio nazionale. Rischio maggiore per i bambini al di sotto dei sei anni di età (30,6%), mentre si abbassa per gli over 65 (20,2%). Inoltre, cresce il divario tra ricchi e poveri: in sostanza i ricchi diventano sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri. Nel 2018 il 10% degli italiani con redditi più alti ha ottenuto il 25,1%. Sono i risultati peggiori sui working poor dopo la Spagna e la Romania.
Il Codacons invita alla prudenza. Il presidente Carlo Rienzi sostiene: “In Italia le persone a rischio povertà ed esclusione sociale sono ben 16,4 milioni, un dato che fa capire in modo lampante come l’allarme povertà sia ancora lontano dall’essere superato. Non a caso tra il 2008 e il 2018 il numero di persone povere, stando agli ultimi dati Istat, è aumentato di 2,14 milioni di unità, con un incremento del +74%. Su tale abnorme crescita ha pesato senza dubbio la crisi economica che, a partire proprio dal 2008, ha giocato un ruolo decisivo sullo stato economico delle famiglie, specie quelle residenti del sud Italia. Speriamo che il nuovo Governo che sta per nascere inserisca la lotta alla povertà come priorità della propria azione, perché i numeri odierni di Eurostat ci dicono che c’è ancora molta strada da fare per migliorare il benessere dei cittadini e le condizioni economiche delle famiglie”.
Sembra paradossale, ma l’Eurostat dà una fotografia del nostro Paese ancor più grigia di quelle precedenti, una fotografia in cui anche i lavoratori non hanno più serenità. In Italia il lavoro non basta per salvarti dalla povertà.