Le piccole imprese pagano più tasse delle medio-grandi
Secondo uno studio della CGIA di Mestre (Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre) i lavoratori autonomi e le piccole imprese pagano circa 4.4 miliardi di euro di tasse in più rispetto alle imprese medio-grandi. Nel 2018, come riportato dalla CGIA, i lavoratori autonomi e le piccole imprese hanno versato nelle casse del fisco 42.3 miliardi di euro, pari al 53% degli oltre 80 miliardi di imposte corrisposte da tutto il sistema produttivo. Il restante 47% di imposte è stato versato dalle medie e grandi imprese per un totale di 37.9 miliardi di euro.
Secondo i dati di questo studio l’apporto fiscale delle medie e grandi imprese è molto inferiore rispetto alle attese. Recentemente il Fondo Monetario Internazionale ha dichiarato che il mancato pagamento delle imposte da parte delle grandi multinazionali del web sottrae ogni anno all’Erario italiano circa 20 miliardi di euro.
“La nostra Pubblica Amministrazione – afferma il segretario della CGIA Renato Mason – non solo paga con un ritardo ingiustificato, che nel dicembre del 2017 ci è costato un deferimento alla Corte di Giustizia Europea, ma quando lo fa non è più tenuta a versare l’IVA al proprio fornitore. Dopo l’introduzione dello split payment, infatti, le imprese che lavorano per il settore pubblico, oltre a sopportare tempi di pagamento lunghissimi, subiscono anche la mancata riscossione dell’imposta sul valore aggiunto che, pur rappresentando una partita di giro, consentiva alle imprese di avere maggiore liquidità per fronteggiare le spese correnti”.
L’obiettivo della CGIA di Mestre è quello di dedicarsi con maggiore attenzione al mondo delle piccole e micro imprese, in seguito alla continua tassazione che si attesta a livelli insopportabili per loro. La Pubblica Amministrazione italiana ha nei confronti dei propri fornitori circa 57 miliardi di euro di debiti, di cui circa la metà è riconducibile ai mancati pagamenti.