Affitti agli studenti universitari sempre più cari
“Estate”, non solo tempo di vacanze ma anche di caccia alle case in affitto per gli studenti universitari. In Italia, quest’anno il prezzo medio degli affitti per stanza o posto letto è in aumento, arrivando in media a 575 euro mensili a Milano, classificandosi come la città più cara sotto questo punto di vista. Secondo un’analisi della rete immobiliare “Solo Affitti”, per l’anno accademico 2019-2020 gli studenti universitari “fuori sede” arriveranno a pagare +6% mensilmente per il canone di locazione.
“Per una camera singola – spiega Isabella Tulipano, dell’ufficio studi di Solo Affitti – si pagano mediamente 312 euro al mese, contro i 218 euro a persona richiesti per un posto letto in doppia. I prezzi di queste stanze sono in aumento soprattutto nelle grandi città, dove i canoni medi delle singole sono più alti, inducendo gli studenti a ripiegare sulla condivisione della camera”.
Secondo i dati relativi all’analisi, le città che hanno subito un aumento sono Milano con un canone mensile per le stanze doppie di +7%, Roma con più +5%, Torino +2%, Firenze +7% e Padova +25%. Napoli e Parma, invece, hanno subito una riduzione dei canoni medi mensili del -5%. Genova, Bari e Pescara restano le città con le camere doppie con il prezzo minore di tutta Italia.
“I contratti agevolati –conclude Isabella Tulipano – sono largamente utilizzati nelle diverse forme del ‘canone concordato 3+2’, del ‘contratto a studenti universitari fuori sede’, e del ‘transitorio’. Questi strumenti sono scelti nell’83,6% dei casi perché a fronte dell’applicazione di prezzi di affitto calmierati, i padroni di casa beneficiano di una tassazione più conveniente: cedolare secca al 10%, invece del 21%, e aliquota IMU ridotta del 25%”.
Gli studenti universitari nella scelta dell’alloggio cercano la vicinanza alla sede universitaria e la presenza dei mezzi pubblici. Nel caso in cui la sede sia in una delle città più care, la scelta ricade in zone più distanti, con un canone locativo inferiore ma senza rinunciare alla vicinanza ai mezzi pubblici.