Apple nell’ultimo trimestre: aumentano i ricavi ma la crescita dei servizi è lenta
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Si chiude il terzo trimestre fiscale per Apple: dopo due cali consecutivi, il colosso della tecnologia torna a crescere. Merito, secondo gli analisti, di una diversificazione produttiva che negli ultimi mesi ha soddisfatto un’utenza sempre più esigente e attenta all’innovazione tecnologica.
Il terzo trimestre si chiude con un utile per azione di 2.18 dollari, mentre i ricavi ammontano a 53,8 miliardi di dollari: si superano dunque le stime previste di 53,5 miliardi. Il dato curioso è rappresentato dai numeri delle vendite degli iPhone: pur essendo il prodotto di punta di Apple, non attraggono più come in passato. Le vendite dello smartphone calano e i ricavi ad esse relative si assestano sui 25,98 miliardi di dollari. Cala anche la crescita dei servizi dell’ultimo trimestre, che aumentano solo del 13% (si tratta della crescita più bassa dal 2015).
Altro dato significativo è il calo di vendite in Cina, derivante dalla guerra commerciale che contrappone le due potenze del business globale. Nel Paese del dragone le entrate sono diminuite del 4%.
Per il futuro si prospetta un andazzo simile, in termini di ricavi, viste le innovazioni che l’azienda fondata da Steve Jobs ha annunciato. Tra le novità la carta di credito targata Apple, che permetterà agli utenti non di accumulare punti su ogni acquisto, ma di ottenere un vero e proprio bonus cash. Secondo le anticipazioni la Apple Card sarà sottilissima e in titanio, realizzata con supporto di Goldman Sachs e Mastercard. Altre novità (i cui debutti sono previsti per fine anno) sono i nuovi servizi streaming e i videogame. I primi modelli di smartphone dotati di tecnologia capace di supportare il 5G sono invece previsti soltanto per l’anno prossimo, prospettiva che pospone dunque ogni vero e proprio intervento di innovazione significativa nell’ambito degli smartphone e che pone l’accento su un cambio di rotta per l’azienda: non più un totale investimento sul prodotto di punta, ma la necessità commerciale di sfidare i rivali dello streaming e dell’e-commerce per imporsi sul piano delle vendite in modo sempre più totalizzante.