N26, la prima banca tutta smart
Nel 2015 a Berlino nasce N26, la prima banca completamente online, dall’idea dell’allora 24enne australiano Valentine Stalf. Con l’ultimo round di investimenti da 470 milioni, N26 ha raggiunto la valutazione di 35 miliardi di dollari, classificandosi tra le 10 startup fintech più valutate al mondo.
Nel 2016 ha ottenuto dalla Banca Centrale Europea la licenza bancaria completa. Il numero di clienti che hanno scelto i servizi della mobile bank è schizzato a 3,5 milioni in 24 paesi dell’Unione Europea, registrando una media di 16 milioni di transizioni al mese. Sono circa mezzo milione i clienti italiani che l’hanno scelta, un numero che si è quintuplicato negli ultimi 5 mesi grazie ad una campagna pubblicitaria corposa nelle principali città italiane.
“Finora abbiamo gestito le operazioni in Italia da Berlino, – spiega Andrea Isola, general manager per l’Italia della mobile bank – ma l’Italia sta diventando un Paese sempre più importante per N26 e abbiamo deciso di aprire una presenza fisica a Milano alla fine di settembre e nello stesso periodo cominceremo ad operare con l’Iban italiano”.
Le prime persone che si sono interessate a N26 venivano dall’ambiente tecnologico, imprenditori del digitale e appassionati di tecnologia applicata alla finanza, spinti soprattutto dalla possibilità di aprire un conto corrente tramite smartphone in pochi minuti attraverso una videochiamata. Poi hanno cominciato ad adottare N26 anche giovani imprenditori, freelance, studenti universitari e persone che per lavoro o piacere viaggiano spesso, perché trovano vantaggiosa l’assenza di commesse quando si va in altri paesi. Ma negli ultimi mesi la clientela di N26 è diventata molto più variegata e oggi il 40% degli utenti ha più di 35 anni, mentre il 60% rimane di un’età compresa tra i 18 e il 35 anni.
N26 è uno dei più eclatanti casi di successo dell’imprenditoria digitale europea.