Frena l’economia della Cina, mai così a rilento dal 92
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Colosso economico indiscusso, la Cina mostra per la prima volta dopo anni un segnale di cedimento. Saranno i recenti disguidi internazionali ad averlo generato? Fatto sta che il “dragone” non mostrava dati di crescita così bassi dal primo trimestre del 1992. Nel secondo trimestre del 2019, infatti, la Cina rallenta la sua crescita al 6,2%. Un ulteriore calo dunque rispetto al 6,4% registrato nel primo trimestre e al 6,6% del 2018.
A questi dati se ne aggiungono altri che sono tuttavia incoraggianti: la produzione industriale sale del 6,3% rispetto all’anno precedente, la vendita al dettaglio del 9,8%. Inoltre aumentano gli investimenti nei beni immobili: più 5,8% nel primo semestre del 2019.
Secondo Edward Moya, senior market analyst di Oanda, (leader nella fornitura di dati valutari), “La guerra del commercio sta avendo un grosso impatto sull’economia cinese, e non se ne può prevedere la fine finché le negoziazioni commerciali lottano per un progresso significativo”.
Guerra del commercio che si è sostanziata, tra i diversi provvedimenti, in un aumento del 25% delle tariffe USA su 200 miliardi di dollari di prodotti Made in China con conseguente calo delle esportazioni (1,3%) e delle importazioni (7,3%).
Agli inizi di quest’anno Pechino aveva annunciato nuovi piani per incentivare la spesa, con un taglio di miliardi di dollari in relazione alle tasse, al fine di supportare l’economia. Aveva inoltre aumentato la liquidità riducendo l’ammontare di denaro cash che le banche devono tenere in riserva.
Al di là di tali provvedimenti già posti in essere, che già stanno dando i primi frutti tangibili sul mercato globale, gli analisti prevedono ulteriori misure nei prossimi mesi volte a favorire il business delle piccole imprese.
Uno sviluppo economico che dovrebbe nuovamente impennare non soltanto grazie ai provvedimenti statali, ma anche grazie a una possibile pacificazione economica tra USA e Cina. All’ultimo incontro del G20 in Giappone, infatti, Donald Trump e Xi Jinpig avevano annunciato un probabile ripristino degli scambi economici. C’è chi controbatte, però, che il contesto formale di intese internazionali abbia favorito promesse che non saranno mantenute. Ma al momento, tra Stati Uniti e Cina, lo scontro commerciale è ancora a pieno regime.