“La culla del terrore”, Toni Capuozzo presenta il suo libro a Castellammare
Napoli, 30 Gennaio – “LA CULLA DEL TERRORE – L’ODIO IN NOME DI ALLAH DIVENTA STATO” questo il titolo del libro del giornalista Toni Capuozzo che verrà presentato oggi alle 18,30 al Salone Viviani – casa della cultura a Castellammare di Stabia.
L’evento è stato organizzato dall’ Associazione “I MERIDIANI” in collaborazione con l’Associazione ingegneri del comprensorio stabiese. I “MERIDIANI” nasce a Napoli per aiutare a promuovere la ricerca di valori positivi e costruttivi tra i giovani con una serie di iniziative nel campo della ricerca, dell’istruzione, della cultura e della tutela ambientale e, nel corso degli anni, estendendo progressivamente il proprio raggio d’azione anche alle politiche sociali, alla formazione e allo sport.
Il libro, che nei suoi contenuti si pone a metà tra un reportage ed un diario personale, spiega come è nato il terrore in nome di Allah seguendo ovviamente le esperienze del suo autore Toni Capuozzo, giornalista ed inviato di guerra che per metà ha sangue napoletano.
La presentazione vedrà i saluti istituzionali di Gaetano Cimmino, sindaco di Castellammare di Stabia, Lello Radice, vicesindaco e assessore alla Cultura di Castellammare di Stabia. Saranno presenti Serena Cirillo, vicepresidente dell’Associazione Meridiani, del generale di Corpo d’Armata Rosario Castellano, comandante delle Forze operative Sud e Angelo Esposito, presidente dell’Associazione ingegneri del comprensorio stabiese.
Ne discuteranno con l’autore il giornalista Mauro De Riso ed il vicepresidente della Commissione Bilancio del Consiglio regionale Alfonso Longobardi che afferma: “Ringrazio gli amici dell’Associazione “Meridiani” per questa ulteriore, lodevole iniziativa culturale. Un grazie particolare agli amici Angelo Esposito e Alfonso Giarletta. Grazie a questa iniziativa avremo l’occasione di confrontarci su un tema molto attuale e che vede la Campania e l’Italia in prima linea nel contrasto al terrorismo internazionale. Sono purtroppo numerose le aree del mondo oggetto di gravi conflitti che vedono le nostre forze militari e civili impiegate direttamente sul campo per pacificare popoli e territori.”