I grandi Stati alzano le barriere contro i Bitcoin

La criptovaluta più famosa di sempre è finita nell’occhio del ciclone: Francia, Germania, Cina e Core del Sud si sono schierate contro i Bitcoin.
Francia – Il ministro delle Finanze Bruno Le Marie, ha incaricato l’ex vice governatore della Banca centrale di Francia Jean-Pierre Landau (a suo tempo già contrario ai Bitcoin, ndr) a istituire delle apposite regole per la materia in questione. L’Esagono è il primo paese europeo a voler proporre delle norme specifiche per le valute virtuali, in modo da contrastare il riciclaggio, l’elusione del fisco e il finanziamento del terrorismo.
Corea del Sud – Lo Stato asiatico è uno dei paesi in cui si è diffuso maggiormente il fenomeno dei Bitcoin. Lo scorso lunedì anche il governo coreano ha fatto sapere di volere vietare la negoziazione delle criptovalute, in modo da salvaguardare i risparmi dei cittadini. Ma secondo i dati di Cnbs, oltre 200.000 cittadini avrebbero già creato una petizione che vieta al governo la chiusura delle valute virtuali.
Cina – Il vicegovernatore della Banca cinese Pan Gongsheng ha dichiarato di voler vietare il trading su tutte le valute virtuali, ovvero quello che si realizzano attraverso piattaforme come Kraken e Coinbase. Una vera e propria presa di posizione del governo cinese nei confronti del mondo dei Bitcoin.
Germania – Joaichim Wuermeling, consigliere d’amministrazione della Bundesbank (Banca federele tedesca, ndr) ha dichiarato: “Le cripto valute dovrebbero essere regolamentate a livello globale in quanto le singole nazioni hanno poteri limitati per controllare le attività internazionali”.
Se gli altri paesi stanno cominciando a difendersi dalle possibili ripercussioni di questo “fenomeno”, in Italia la situazione è diversa. Nel Bel paese i Bitcoin hanno dato il via ad un vero e proprio mercato nero: banner pubblicitari sul web che vendono valute a prezzi convenienti e televendite che cercano di piazzare a tutti i costi “l’affare del secolo”. Il tutto nel silenzio totale dell’ authority…