La tipologia delle imprese del settore edilizia e costruzioni in Campania
In Campania sono presenti (al III trimestre del 2012) oltre 59 mila imprese di costruzioni, pari al 26,7% del totale Mezzogiorno ed al 7,2% del totale Italia. Prevalgono le ditte individuali (che assorbono oltre la metà del valore complessivo) e, rispetto al corrispondente periodo del 2011, le imprese regionali del settore registrano un calo dello 0,8%.
L’analisi SRM nel settore edilizia e costruzioni in Campania
Da questo universo di imprese è stata condotta un’indagine da parte di SRM. Si tratta di un’indagine annuale campionaria tra le imprese del Mezzogiorno per indagare sulle loro caratteristiche principali e per monitorare l’andamento nel tempo di alcuni parametri (non solo strategici, ma anche economico-finanziari) che ne indicano il grado di salute.
Uno dei settori oggetto dell’indagine è quello dell’edilizia e costruzioni in Campania e si riportano di seguito alcune delle caratteristiche più rilevanti emerse.
Le imprese del settore delle costruzioni del campione hanno indicato, per il 2012, una variazione media del fatturato del -9,5% nel Mezzogiorno e del -7% in Campania.
L’andamento negativo del mercato si riflette sulla situazione finanziaria delle imprese e, come è emerso dall’indagine, quasi il 34% di quelle meridionali ha indicato un peggioramento dei propri equilibri finanziari (37,3% per il contesto nazionale) e in Campania la situazione è ancor più negativa con una quota di imprese che segnala un peggioramento pari al 46,1%.
La crisi si riflette anche sull’andamento degli organici: nel 2011 il 3,7% delle imprese edili ha aumentato l’organico a fronte di un 22,8% che lo ha ridotto.
Com’è la situazione degli investimenti in edilizia e costruzioni in Campania?
In riferimento agli investimenti, nel Mezzogiorno investono meno imprese rispetto alle altre aree del Paese (13,8% contro quote pari a 4-5 punti percentuali in più), ma l’incidenza media degli investimenti sul fatturato è maggiore (15,5%).
Per la Campania, invece, investe il 14,4% delle imprese edili e, in media, l’incidenza sul fatturato si attesta intorno al 14%.
Occorre considerare però che il valore del settore va oltre la semplice analisi dei dati. Esso rappresenta, infatti, anche un fattore “moltiplicativo” di ricchezza, generando un impatto economico in maniera non solo diretta ma anche indiretta attraverso tutti i settori collegati. Basti pensare che esso acquista beni e servizi dall’80% dell’insieme dei settori economici, rivolgendosi in modo quasi esclusivo (per una quota pari al 96,7%) alla produzione nazionale. La produzione e l’occupazione di numerosi comparti produttivi dipendono, quindi, in modo consistente – e, a volte, totalmente – dal settore edilizio.
In riferimento al suo impatto moltiplicativo, si stima che con 1 miliardo di spesa aggiuntiva la ricaduta sul sistema economico potrebbe essere pari a circa 3,4 miliardi di euro, dei quali 1 miliardo nelle costruzioni stesse, 1 miliardo nei settori direttamente ed indirettamente collegati all’edilizia e 1,4 miliardi nei settori attivati dalla spesa delle famiglie. Sul fronte occupazionale, inoltre, 1 miliardo in più di investimenti attiverebbe 17 mila nuovi posti di lavoro aggiuntivi.
Ulteriore riprova che da questo settore – forse più che da altri – passa la ripresa dell’economia.