Dazi rimandati: l’UE cerca l’accordo con Trump; deadline il 13 aprile

La commissione europea ha deciso di posporre l’imposizione dei dazi sulle importazioni americane a partire dal 1 aprile. La nuova data per l’introduzione di questa misura, è del 13 aprile. Si tratta di una ritorsione dopo la decisione del presidente Trump, di tassare del 25% l’alluminio e l’acciaio europei, all’arrivo negli States. Inizialmente, alla data del 1 aprile, era prevista una tassazione riguardo barche, motociclette e liquori, simili a quelle introdotte nel 2018. La nuova data del 13 aprile invece la lista si sarebbe allungata con un’altra serie di prodotti, meno restrittiva. La scelta di rimandare di quasi due settimane l’introduzione dei primi dazi dovrebbe essere dovuta a un cambiamento nella scelta dei prodotti da tassare. In realtà alcune indiscrezioni parlano di un tentativo di trattativa.
L’introduzione dei dazi sarebbe molto dannosa per l’economia europea e soprattutto per quella italiana. Affinché ci possa essere l’annullamento dell’applicazione di queste tariffe, fino al 13 aprile ci saranno delle trattative fra l’Unione Europea e gli Stati Uniti. A riportare la notizia di questi probabili negoziati, è l’agenzia Reuters. Della possibilità dei negoziati, ne ha parlato esplicitamente il commissario al commercio Maros Sefcovic in un’audizione al parlamento europeo; Sefcovic, ha dichiarato che l’Unione Europea sta valutando di allineare i tempi delle contromisure contro gli Stati Uniti per facilitare le consultazioni con gli Stati membri e guadagnare più tempo per negoziare con gli USA. Tuttavia, le recenti dichiarazioni sono state meno concilianti, con l’ipotesi di dazi del 50% sul bourbon americano. In risposta, Donald Trump ha minacciato dazi del 200% su vini e alcolici europei.
Le trattative proseguono anche in ambito economico. Jerome Powell, presidente della Fed, ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse per contrastare l’inflazione, attribuendo parte di questa alti costi dei dazi. Christine Lagarde, presidente della Bce, ha avvertito che l’introduzione di dazi potrebbe ridurre lo 0,3% del PIL dell’Eurozona.