Rimborso dei Biglietti Alitalia: le Complessità Continuano
L’interruzione delle operazioni della vecchia compagnia aerea in favore di Ita Airways ha creato un labirinto burocratico che richiede tempo e pazienza
(Di Attilio Manzo) Il Ministero dello Sviluppo Economico ha ufficialmente stanziato un fondo di 100 milioni di euro per questo scopo, ma nonostante il passo avanti, non ci si può ancora rilassare. Prima che questi fondi raggiungano effettivamente Alitalia e i rimborsi possano essere avviati, il decreto deve ancora superare i controlli necessari, tra cui quello della Corte dei Conti. Dunque, ci vorranno alcune settimane per vedere la luce in fondo al tunnel.
La questione dei biglietti “prevenduti ma non volati” è stata uno dei nodi centrali del negoziato tra il governo italiano e l’Unione Europea per il passaggio da Alitalia a Ita. L’obiettivo è stato garantire una “discontinuità economica” tra le due compagnie aeree. Tuttavia, la complessità di questa transizione ha reso necessaria la creazione di un fondo nel bilancio del Ministero dello Sviluppo Economico per risarcire i possessori di biglietti non utilizzati e voucher.
Ma chi ha diritto a questi rimborsi? La legge è chiara: l’indennizzo è erogato esclusivamente nell’ipotesi in cui non sia garantito al contraente analogo servizio di trasporto, ed è quantificato in misura pari all’importo del titolo di viaggio. Il decreto del MISE stabilisce le modalità di attuazione. Sono idonei a richiedere il rimborso sia coloro che possiedono biglietti non utilizzati emessi per voli successivi al 14 ottobre, sia i titolari di voucher precedentemente rilasciati da Alitalia.
Aspetto cruciale riguarda l’istanza presentata dai commissari straordinari di Alitalia, che hanno chiesto il trasferimento urgente delle risorse destinate ai rimborsi, pari a 100 milioni di euro, su un conto corrente presso Intesa Sanpaolo. Tuttavia, la situazione si complica ulteriormente a causa delle richieste dell’avvocatura dello Stato. Nonostante l’Unione Europea abbia ordinato ad Alitalia di restituire gli aiuti di Stato, l’erogazione aggiuntiva di 100 milioni di euro per i rimborsi dei biglietti non può essere compensata con questo debito. Questo perché l’obbligazione pecuniaria dello Stato italiano è rivolta ai detentori di titoli di viaggio e non ad Alitalia, creando una situazione complessa e ingiusta per i consumatori. Mentre si intravede una soluzione per i rimborsi, le complessità e le sfide burocratiche continuano a sottolineare l’incertezza che circonda il passaggio da Alitalia a Ita Airways.